La Polizia di Stato, unitamente a personale dell’Arma Carabinieri, nella tarda mattinata odierna ha eseguito un provvedimento di sospensione per 10 giorni della licenza di un esercizio pubblico di Cermenate, che opera nel settore delle sale da ballo, cui è stata data immediata esecuzione ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S.
Il provvedimento è scaturito dalla documentata attività svolta dagli operatori della Divisione di Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura, al termine di un’accurata attività istruttoria, che si sono avvalsi delle segnalazioni effettuate dall’Arma dei Carabinieri – Stazione di Cantù e di Cermenate – e che avevano registrato da tempo, situazioni non consone all’ordine e alla sicurezza pubblica e che nel 2018, avevano comportato una prima sospensione dell’attività da parte del Questore di Como. In ultimo si è tenuto conto dei fatti accaduti nello scorso mese di giugno 2024, quando per una banale lite iniziata all’interno della discoteca, poi all’esterno si è sfiorata la tragedia terminata con un accoltellamento di due giovani, le indagini dei Carabinieri hanno portato a notificare i provvedimenti cautelari ai responsabili, un maggiorenne ed un minore.
Il provvedimento, si inquadra inoltre nell’ambito di una generale intensificazione dei servizi di vigilanza e controllo dei luoghi di affollamento e movida. In particolare l’attenzione è stata diretta verso quegli esercizi pubblici che possono agevolare il ritrovo di persone pericolose o di pregiudicati e dove il principio di auto-responsabilità non è stato rispettato dai titolari. Specifica attenzione è stata riservata al territorio provinciale, più volte fatto oggetto di un’intensa attività di prevenzione e repressione da parte delle Forze di Polizia, come da indicazioni emerse in sede di riunioni tecniche di coordinamento tenutesi in Prefettura, con incisivi interventi anche di natura amministrativa a beneficio della percezione di sicurezza.
In tale contesto il Questore di Como Marco Calì, oggi, nella sua qualità di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, ha finalizzato l’emanazione del provvedimento di sospensione della licenza nei confronti del titolare dell’esercizio commerciale.
È stato infatti accertato che in più occasioni, il locale pubblico era frequentato da persone gravate da pregiudizi penali, di polizia e sottoposti a misure di prevenzione, nonché il verificarsi di episodi plurimi di tumulti o disordini, oltre al non rispetto delle regole da parte della proprietà invitata a migliorare l’afflusso e il deflusso dei clienti all’interno del locale ed escludere coloro ritenuti pericolosi per il normale svolgimento delle attività.